Nelle settimane scorse i mezzi di informazione hanno parlato di agricoltura biologica e biodinamica. La notizia è un po’ insolita perché di solito non si parla molto di questi argomenti al di fuori degli agricoltori e dei consumatori del settore.

È accaduto che in Parlamento è in discussione il disegno di legge (DDL) 988 che vuole regolamentare la produzione biologica in Italia.

Per diventare legge un progetto deve essere approvato dalla Camera dei Deputati e dal Senato con lo stesso testo; quindi la legge deve essere promulgata dal Presidente della Repubblica.

Il testo del DDL 988 approvato dal Senato il 20 maggio 2021 conteneva l’equiparazione tra agricoltura biologica e biodinamica.

Tale decisione ha provocato molte polemiche nei mesi successivi, in particolare da parte della comunità scientifica. Obiezioni condivise pure dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

E così il 9 febbraio 2022 la Camera dei Deputati ha approvato il suddetto disegno di legge togliendo il comma dove c’era scritta l’equiparazione tra agricoltura biologica e biodinamica. Adesso il testo deve ritornare al Senato.

Anche con questa modifica gli agricoltori biodinamici non saranno lasciati fuori dai benefici della legge perché sono già provvisti di certificazione biologica.

Maria Chiara Gadda, deputata di Italia Viva e prima firmataria del DDL 988, ha spiegato che «si prendono finanziamenti perché si è imprenditori agricoli professionali e perché si ha la certificazione biologica, e questo vale anche per chi, con motivazioni che non mi interessano, sceglie di fare agricoltura biodinamica».

Sempre la deputata Gadda ha dichiarato quanto segue. «L’agricoltura biodinamica rimane, così come resta nei piani di settore, ai tavoli tecnici e nei bandi di gara in quanto parte già normata del settore e rispettosa delle regole sul biologico. Abbiamo bisogno di più scienza, di più ricerca, e di più agricolture perché il Paese abbia più possibilità, non meno».

Le critiche rivolte all’agricoltura biodinamica nei mesi scorsi sono state due. La prima è che il marchio “biodinamica” appartiene a un privato.

L’Accademia dei Lincei, importante istituzione scientifica con sede a Roma, ha fatto notare in una nota del giugno 2021 che «in Italia “biodinamica®” è marchio registrato dell’associazione privata Demeter, a cui quindi dovrebbero essere pagati diritti da chiunque di questo marchio volesse fregiarsi».

La seconda critica è la seguente. L’agricoltura biologica utilizza metodi naturali, quella biodinamica, oltre ad essere biologica, presenta in aggiunta alcuni metodi di lavoro che non trovano tutti d’accordo, in particolare nella comunità scientifica.

Il professor Giorgio Parisi, premio Nobel per la Fisica, nel novembre 2021 parlando all’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università “La Sapienza” di Roma, si è espresso con queste parole.

«Ci sono forti tendenze antiscientifiche nella società attuale, il prestigio della Scienza e la fiducia in essa stanno diminuendo velocemente. Insieme a un vorace consumismo tecnologico si diffondono largamente le pratiche astrologiche, omeopatiche e antiscientifiche (vedi per esempio NoVax) e sta per essere riconosciuta da una legge dello stato italiano una pratica francamente stregonesca come l’agricultura biodinamica, dove piccole quantità di letame vengono fatte maturare dentro le corna di vacche che hanno avuto almeno un figlio (l’indispensabile cornoletame)».

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, anch’egli presente quel giorno alla “Sapienza”, ha risposto poco dopo al professore con le seguenti parole.

«Sull’agricoltura biodinamica posso rassicurare il professor Parisi: non posso pronunciarmi sull’attività del Parlamento, ma posso dire che prima che questa diventi legge vi sarebbero alcuni passaggi parlamentari che rendono lontana questa ipotesi».

Critiche all’agricoltura biodinamica sono state rivolte pure dal CICAP, il Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze, fondato dal divulgatore scientifico Piero Angela nel 1989.

In conclusione un’altra considerazione.

L’Accademia dei Lincei, nella stessa nota in cui prendeva le distanze dall’agricoltura biodinamica, affermava pure che «il biologico è ormai una realtà importante del nostro sistema agroalimentare – così come l’attenzione verso la salubrità degli alimenti – e questo DDL è non solo opportuno ma tempestivo e necessario».

La professoressa Elena Cattaneo, biologa e senatrice a vita, il 20 maggio 2021 è stata l’unica in Senato che ha votato contro l’equiparazione tra agricoltura biologica e biodinamica contenuta nel DDL 988. Pochi giorni dopo la professoressa Cattaneo, in un’intervista per la rivista “MicroMega”,  ha esteso le sue critiche pure all’agricoltura biologica.

«Non sono mai stata una supporter di questa legge, per diversi motivi.

Innanzitutto perché avrei preferito che il Parlamento discutesse di una legge sull’agricoltura tutta, che coinvolge le circa 500 mila imprese agricole italiane che garantiscono un bene primario e cioè cibo sano per tutti, e non su un’agricoltura di nicchia, destinata a consumatori benestanti, presentata ai cittadini per ciò che non è: è infatti scientificamente accertato e anche indicato nelle linee guida alla ristorazione del nostro Ministero della Salute, che la certificazione bio non è una garanzia di maggiore salubrità né di alcun significativo miglior apporto nutrizionale dei prodotti.

In sintesi, si tratta di prodotti venduti a prezzi doppi o tripli rispetto a quelli privi di certificazione biologica, ma che non hanno nulla di più se non il prezzo».

Armando Guida

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